L'ignoranza genera, Di recente una studentessa, delusa dal voto che le avevo assegnato in un compito in classe, mi ha confessato con aria triste: "Il mio problema è sempre l'insicurezza", "A volte anche il mio", le ho risposto e, dopo aver indossato i panni del moralista, ho aggiunto: "Mi consolo però pensando che, peggio dell'insicurezza, ci sia solo la supponenza". Queste parole, così apparentemente profonde, non mi derivavano da qualche testo sapienziale del tempo antico o da una raccolta di aforismi celebri, bensì da una lettura recente che avevo fatto. Mi riferisco all'articolo pubblicato sul New York Times il 20 marzo scorso, dal titolo emblematico Why high-class people get away with incompetence (Perché i ricchi se la cavano con l'incompetenza), in cui vengono divulgati i risultati di una ricerca di psicologia sociale, pubblicata originariamente sul Journal of Personality and Social Psichology. Gli autori della ricerca, partendo da un assunto di verità noto fin dai tempi dell'Ecclesiaste, e cioè che chi nasce ricco tende a perpetuare i propri privilegi, dimostrano attraverso quattro esperimenti quale sia lo strumento di cui le classi che occupano i più alti gradini della scala sociale si servono per raggiungere questo obiettivo: sopravvalutare se stessi. In uno degli esperimenti, infatti, i ricercatori hanno messo in atto la simulazione di un'intervista di lavoro con 230 studenti dell'Università della Virginia, su cui avevano raccolto dati inerenti la loro condizione socio-economica. Nella finta intervista venivano poste le stesse domande a tutti gli studenti, videoregistrando le risposte. Successivamente le registrazioni venivano sottoposte al giudizio di un gruppo di estranei, i quali dovevano anche valutare la performance degli studenti. Sorprendentemente, la giuria di esterni mostrava un giudizio ampiamente positivo proprio per quelle persone che avevano sovrastimato la loro reale cultura generale. In sostanza, la presunzione veniva vista come competenza. Gli incompetenti tendono a non essere consapevoli della loro incompetenza Difficile non pensare, dopo aver letto i risultati di questa ricerca, al famoso effetto Dunning-Kruger, così come formulato dallo psicologo David Dunning e dal suo allievo Justin Kruger nel 1999: "quando le persone sono incompetenti nelle strategie che adottano per ottenere successo e soddisfazione, sono schiacciate da un doppio peso: non solo giungono a conclusioni errate e fanno scelte sciagurate, ma loro stessa incompetenza gli impedisce di rendersene conto" (citato in Antonio Sgobba, ? - Il paradosso dell'ignoranza da Socrate a Google, Il Saggiatore 2017, p. 106). Questa mancata consapevolezza appare, alla luce di questa nuova ricerca di psicologia sociale, come un elemento di distinzione di classe, anzi un fattore vincente nei gruppi sociali (e dunque anche in quella microsocietà che è un'aula scolastica), dove quella presunzione può esprimersi agli occhi inesperti degli altri membri del gruppo in molte forme (verbali e non-verbali): tono della voce, comportamento ecc. Tuttavia, come suggerisce uno degli stessi autori dell'indagine, l'esposizione costante dei membri del gruppo a quella che è la realtà dei fatti e ad una seria verifica delle conoscenze porta inevitabilmente a sminuire o far sparire del tutto la presunzione di quei pochi privilegiati educati, in famiglia e in società, a sovrastimare le proprie capacità. In conclusione, da tutto ciò appare ancora più evidente l'importanza dell'esistenza di una scuola pubblica che, lontano dall'essere ancora una scuola ordinata per indirizzi di studio identificati con classi sociali, dovrebbe, secondo il dettato costituzionale, contribuire quanto più possibile alla rimozione degli "ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana" (art. 3 della Costituzione Italiana). E tra questi ostacoli, purtroppo, dobbiamo a volte classificare anche una scarsa fiducia nelle proprie capacità.
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BENVENUTI!Mi chiamo Eros Grossi. Dal 2004 sono un insegnante di Lettere presso i licei di Roma e provincia. Questo è il mio blog: nato per condividere fuori dall'aula il lavoro che svolgo tutti i giorni in classe. Archivi
Ottobre 2022
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