Nell'introduzione alla sua biografia Giovanna D'Arco - La vergine guerriera (Mondadori, 1998), lo storico italiano Franco Cardini ammetteva senza remore le ragioni del suo interesse verso la celebre eroina francese: gli ardori dell'adolescenza. Risvegliati nel 1952, quando sui muri dei cinematografi d'Italia campeggiava il volto di Ingrid Bergman, l'attrice che aveva prestato le sue grazie alla pulzella d'Orleans nel colossal del 1952 diretto dal regista Victor Fleming. Ammetterà Cardini: "a lei (la Bergman/Giovanna D'Arco, n.d.r.) dovevo tanto l'amore per la Francia quanto quello per il medioevo". Quali che siano state poi le reali fattezze di Giovanna D'Arco e quale il suo ruolo storico nella Guerra dei Cent'Anni (insomma sia ella stata una martire consapevole, una folle ispirata, una pedina nella mani del delfino di Francia), la sua esistenza ha comunque alimentato nella mente del giovane Cardini (e prima di lui in numerosi artisti e scrittori) un vero e proprio mito, tale da generare, come è peculiarità del mito appunto, una serie di varianti sempre diverse. Per cui, nel tempo, Giovanna D'Arco è stata: un'eroina nazionale, posta a baluardo del più consumato sciovinismo, quale è nella scultura del 1874 collocata a Parigi in Place des Pyramides; una adolescente turbata e psicolabile, come appare nel film diretto nel 1999 da Luc Besson; una diva ante litteram votata al martirio della celebrità, come cantata da Madonna in un brano musicale recente.
Questa natura polimorfa della eroina francese, in grado di attraversare le arti e i secoli con fortuna duratura, consente in ambito didattico di costruire percorsi di conoscenza che parimenti attraversano le discipline scolastiche: storia, storia dell'arte, italiano, cinema e musica (se queste ultime due trovassero diritto di cittadinanza nei nostri ordinamenti liceali). A tal proposito, tempo fa mi è capitato di sfogliare il documento dei Common Core Standars (sorta di linee programmatiche per la scuola superiore americana adottate in quarantadue dei cinquanta stati federati) ed imbattermi in una delle competenze-chiave delle cosiddette humanities: ovvero, analizzare le molteplici interpretazioni di una storia, di un soggetto teatrale o di una poesia, valutando come ogni nuova versione abbia adattato o modificato al suo bisogno la fonte di riferimento. Una competenza che potrebbe essere esercitata, con facilità, anche nell'analizzare figure-chiave della storia (un Giulio Cesare, un Napoleone o una Giovanna D'Arco, per l'appunto), mostrando come ogni epoca e ogni medium (arte, cinema, letteratura ecc.) abbia creato e rimodellato a propria immagine e somiglianza l'eroe della storia, al punto che questa operazione di modellamento finisce per fornirci più informazioni sull'epoca e l'artista che lo ha realizzato che sul personaggio stesso. E questo esattamente è quanto ho pensato di realizzare con alcuni miei studenti, a partire da un'attività di simulazione molto semplice: una richiesta di allestimento di una mostra dedicata al "mito di Giovanna D'Arco".
Organizzata quindi per gruppi di apprendimento l'attività richiesta dalla consegna, ciascun gruppo ha lavorato nella raccolta di informazioni online sulla vita di Giovanna D'Arco nell'arte, nel cinema, nella musica e nella letteratura, aggregando i materiali raccolti in un padlet o in un ppt. I risultati sono stati più o meno brillanti, come sempre. E di seguito mostro due esempi di lavoro ben riuscito.
Al termine di tutto, ho pensato però che tutti questi materiali raccolti in classe avrebbero potuto costituire un utile supporto per la realizzazione di qualcosa di più complesso. Ed ecco che mi sono ricordato della passione di mie due studentesse per il social Tumblr: una piattaforma di microblogging (sicuramente di nicchia tra gli adolescenti rispetto ai più noti Facebook o Twitter), che consente di aggregare contenuti multimediali e costruire anche pagine tematiche. Pertanto ho chiesto alle mie studentesse Serena e Aurora: perché non raccogliete i materiali dei vostri compagni di classe e costruite un blog tematico su Giovanna D'Arco? Quello che ne è venuto fuori è un diario intimo, in cui la pulzella d'Orleans, come una moderna adolescente, racconta la sua tragedia (tra i versi di De André e degli Arcade Fire). Per cui vi lascio alla lettura (anzi alla visione o, anche, all'ascolto) della tragedia di Giovanna, così come ri-creata da Serena Bungaro e Aurora Nenci della classe 4sC del Liceo Scientifico "Vito Volterra" di Ciampino.
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BENVENUTI!Mi chiamo Eros Grossi. Dal 2004 sono un insegnante di Lettere presso i licei di Roma e provincia. Questo è il mio blog: nato per condividere fuori dall'aula il lavoro che svolgo tutti i giorni in classe. Archivi
Ottobre 2022
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